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Mai e poi mai mi sarei immaginato di veder arrivare il giorno in cui avrei comprato una valigetta porta-documenti di cartone; ed invece, eccolo qua!
A dir la verità non si tratta proprio di una valigetta quanto più che altro di una scatola molto elegante. E’ fatta di cartone molto resistente ed al tempo stesso sottile (penso sia quello delle spedizioni che arrivano dalla Prison Industry Authority). Sta in piedi da sola, proprio come una vera valigetta e su uno dei lati lunghi ha persino un’indentatura semicircolare per afferrare con più facilità i raccoglitori e le riviste all’interno. Su uno dei lati corti ha due piccole tasche protendenti, sempre rigorosamente di cartone: la prima per penne e matite e la seconda, minuscola, per gomma e tempera-matita.
Le rifiniture sono così curate che anche i profili, che normalmente avrebbero esposto le venature ondulate del cartone, sono stati coperti con striscioline di carta ricavare dallo stesso pezzo di materia prima. Il tutto incollato con cura e poi addirittura rifinito con carta smeriglio per ammorbidire gli inevitabili stacchi.
L’artigiano che ha dato vita a questa creazione di chiama Ernie e nella vita normale fa il carpentiere: mi viene facile credere che sia un carpentiere in gamba dopo aver visto cosa riesce a fare con del semplice cartone. Sto scrivendo su una tavoletta “made in Ernie”, gli ho visto cucire ed incollare curiosi tavolini da caffé, robusti scaffaletti per televisioni, eleganti contenitori per i pezzi degli scacchi oppure semplici cestini per la spazzatura. Tutto quello che il rigore carcerario ci fa mancare, Ernie lo crea dal nulla: dal cartone.
Io sono una persona ordinata all’eccesso, quasi anale nella mia precisione, qualcuno potrebbe dire e deve essere per questo che ernie l’altro giorno mi ha avvicinato e spiegato il suo progetto per me.
Forse gli sembravo goffo nel cercare di tenere in ordine tutti i miei fogli, scritti e riviste cercando d occupare in fretta uno dei pochi tavoli disponibili. Il lusso dell’ordine mi sarebbe costato due dollari, ma è diventato un intero deodorante dopo che ho visto Ernie esercitare la sua magia sulla valigetta per un giorno intero (ben tre dollari al valore di mercato corrente.
Ernie è un tossicodipendente ed una volta, parlando con me mi ha confessato senza ombra di imbarazzo di amare la sua droga; forse si farà di nuovo quando uscirà da questo posto.
Di sicuro vedendo quelle sue mani plasmare il cartone non ho potuto fare a meno di pensare che ci debba essere un modo migliore: Ernie ci starebbe così bene a bere un bicchiere di Chianti con un paio di tipi che conosco io a Borgo a Buggiano J.
Come faccio a spiegarvi la gioia che si prova nel riuscire a tenere in ordine quattro fogli di carta dopo aver vissuto per tre anni con metà della tua roba in sacchetti come un senzatetto?
Di sicuro di spiegazioni non ne ha bisogno Wayne (è lo stesso delle poesie da suicidio di questo blog)*; appena ha letto la felicità nei miei occhi ha cominciato a disegnare sulla valigetta false etichette con i nomi delle prigioni e degli aeroporti del mio incubo lungo quattro anni.
Così, oltre all’ordine regalatomi dal Re del Cartone, posso anche immaginarmi di respirare l’aria viziata di quei terminali d’aeroporto che ormai stentavo quasi a ricordare.
Almeno fino alla prossima ispezione…. L
Carlo Parlanti F25457
310-1-12U
Il Re del Cartone è:
Ernie Gutierrez F37883
310-1-14L