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sabato 15 novembre 2008

Raymona


Conosco il tuo nome, tu che ti nascondi dietro
una maschera di lacrime.
Ti ho osservato con l’angolo dell’occhio mentre
dormivi, ho visto la tua confusione.
Perché vuoi la mia attenzione? Un medico non
sono, provvedere a te, quello posso. Ma perché?
Se solo per ritornare. Voltare, si dovrebbe dire…lo so.
Dalle ombre più scure, sono stato! Senza logica,
sentimenti, od aprezzamento dei fatti reali,
io vedo ciò che senti.
Notevolissima all’inizio questa apparenza
d’improvvisa illuminazione, l’immaginazione del cuore,
che emette un rifiuto affrettato,
considerando i sentimenti dell’esperienza passata.
Sono stato colpito, e come un tale esempio,
posso raccontare… Ero mosso dal tuo anticipato
spettacolo di chiacchiericcio senza senso,
il concetto che spiega il tuo stesso essere. M’inchino
al motivo della tua pazzia.
Legati dai dati del tempo, senza pensare,
ci riserviamo ciò che accettiamo.
E che dire del tempo, forse qualcuno
l’ha visto di recente?


Grazie
Paulie

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