Il sottotitolo di questo blog annuncia chiaramente che la nostra intenzione principale è sempre stata quella di portare al di là del filo spinato le voci della prigione di Avenal , non i suoi lamenti (soprattutto quelli infantili).
Ci sono cosi tante storie, talenti o anche semplicemente estri artigianali qua dentro, che donargli uno spazio è già un impegno monumentale.
Ma ciò non toglie che qualche volta si incontri una storia cosi sorprendentemente ingiusta da far venire voglia di venire meno anche ai sottotitoli …
Insomma, sono resistito alla tentazione di “frignare” raccontando il mio di incubo ma per Daniel farò un eccezione!
Daniel è no degli ultimi acquisti nella schiera di collaboratori di questo blog e probabilmente avete già letto qualcuno dei suoi appelli alla preghiera nati in un cuore che, credetemi, ha spazio per sentimenti Cristiani oltre alle cromature della sua moto.
Chiacchierando con lui di disavventure mediche sono venuto a conoscenza di un episodio che definire disumano è un eufenismo: all’inizio il racconto mi è sembrato cosi fantastico da minare addirittura la mia fiducia nella sincerità di Daniel.
Mi ci sono volute copie della sua diagnosi e del suo rilascio dall’ospedale per credere di nuovo nella veridicità di questo incubo ed ho perciò deciso di pubblicare questi documenti per garantirvi la stessa possibilità di verifica.
La mascella di Daniel è stata fratturata in tre punti in un “incidente” e ci sono voluti 18 giorni prima che qualcuno si decidesse a portarlo in un ospedale dove potesse essere sottoposto alle opportune terapie chirurgiche …
A quel punto , purtroppo, la sua mascella ha dovuto essere fratturata di nuovo prima di poter essere legata per favorirne la guarigione.
Quello che invece non leggerete nei documenti dell’ospedale allegati è la descrizione di quei 18 giorni; le inutili visite quotidiane all’infermeria per chiedere qualche analgesico, la fame sofferta in silenzio, la disperazione di fronte a cosi tanto inutile dolore.
Daniel potrebbe sicuramente descrivervi in maggior dettaglio l’orrore di quelle tre settimane , quello che invece posso dirvi io è che questo tipo di episodi sono tutto ma non rari ad Avenal State Prison.
Se non mi credete non dovete fare altro che ricercare tra le cronache dei giornali locali e nazionali per trovarvi tutte le testimonianze che volete dei ricorrenti episodi di malasanità che contraddistinguono questa prigione.
Tra un paio di trimestri Daniel potrà lasciare questo deserto ed io e tutti gli altri “ospiti” di Avenal gli chiederemo di non dimenticare la sua disavventura e di lottare con rinnovata forza per ottenere chiarezza e giustizia.
Non solo per ricevere una ricompensa materiale per le sue sofferenze durante quei giorni o per poter affrontare le terapie necessarie a cercare di riacquistare una qualche sensibilità in quella parte del volto anestetizzata per sempre dalla chirurgia, ma soprattutto per aiutare coloro che la stessa malasanità continueranno a viverla quotidianamente: tutti noi !
Spero segretamente che questa testimonianza di tanto colpevole disinteresse abbia suscitato sdegno nei vostri cuori e , se ciò è vero, vi prego di commentare questo post se non altro per aiutarci a convincere Daniel a combattere una battaglia che non sono convinto sia soltanto “sua”.
Vorrei anche chiederVi umilmente di aiutarlo con indirizzi , contatti oppure risorse che possano essere utili nell’intentare un’azione legale , soprattutto, per far conoscere questa storia ; a tal fine chiuderò queste poche righe con l’indirizzo di Daniel invece del mio.
Spero che in un qualche futuro nessuno, neppure i miei peggiori nemici, neppure le persone che mi hanno distrutto la vita rinchiudendomi in questo inferno, nessuno debba affrontare questo tipo di inferno ….
Ci sono cosi tante storie, talenti o anche semplicemente estri artigianali qua dentro, che donargli uno spazio è già un impegno monumentale.
Ma ciò non toglie che qualche volta si incontri una storia cosi sorprendentemente ingiusta da far venire voglia di venire meno anche ai sottotitoli …
Insomma, sono resistito alla tentazione di “frignare” raccontando il mio di incubo ma per Daniel farò un eccezione!
Daniel è no degli ultimi acquisti nella schiera di collaboratori di questo blog e probabilmente avete già letto qualcuno dei suoi appelli alla preghiera nati in un cuore che, credetemi, ha spazio per sentimenti Cristiani oltre alle cromature della sua moto.
Chiacchierando con lui di disavventure mediche sono venuto a conoscenza di un episodio che definire disumano è un eufenismo: all’inizio il racconto mi è sembrato cosi fantastico da minare addirittura la mia fiducia nella sincerità di Daniel.
Mi ci sono volute copie della sua diagnosi e del suo rilascio dall’ospedale per credere di nuovo nella veridicità di questo incubo ed ho perciò deciso di pubblicare questi documenti per garantirvi la stessa possibilità di verifica.
La mascella di Daniel è stata fratturata in tre punti in un “incidente” e ci sono voluti 18 giorni prima che qualcuno si decidesse a portarlo in un ospedale dove potesse essere sottoposto alle opportune terapie chirurgiche …
A quel punto , purtroppo, la sua mascella ha dovuto essere fratturata di nuovo prima di poter essere legata per favorirne la guarigione.
Quello che invece non leggerete nei documenti dell’ospedale allegati è la descrizione di quei 18 giorni; le inutili visite quotidiane all’infermeria per chiedere qualche analgesico, la fame sofferta in silenzio, la disperazione di fronte a cosi tanto inutile dolore.
Daniel potrebbe sicuramente descrivervi in maggior dettaglio l’orrore di quelle tre settimane , quello che invece posso dirvi io è che questo tipo di episodi sono tutto ma non rari ad Avenal State Prison.
Se non mi credete non dovete fare altro che ricercare tra le cronache dei giornali locali e nazionali per trovarvi tutte le testimonianze che volete dei ricorrenti episodi di malasanità che contraddistinguono questa prigione.
Tra un paio di trimestri Daniel potrà lasciare questo deserto ed io e tutti gli altri “ospiti” di Avenal gli chiederemo di non dimenticare la sua disavventura e di lottare con rinnovata forza per ottenere chiarezza e giustizia.
Non solo per ricevere una ricompensa materiale per le sue sofferenze durante quei giorni o per poter affrontare le terapie necessarie a cercare di riacquistare una qualche sensibilità in quella parte del volto anestetizzata per sempre dalla chirurgia, ma soprattutto per aiutare coloro che la stessa malasanità continueranno a viverla quotidianamente: tutti noi !
Spero segretamente che questa testimonianza di tanto colpevole disinteresse abbia suscitato sdegno nei vostri cuori e , se ciò è vero, vi prego di commentare questo post se non altro per aiutarci a convincere Daniel a combattere una battaglia che non sono convinto sia soltanto “sua”.
Vorrei anche chiederVi umilmente di aiutarlo con indirizzi , contatti oppure risorse che possano essere utili nell’intentare un’azione legale , soprattutto, per far conoscere questa storia ; a tal fine chiuderò queste poche righe con l’indirizzo di Daniel invece del mio.
Spero che in un qualche futuro nessuno, neppure i miei peggiori nemici, neppure le persone che mi hanno distrutto la vita rinchiudendomi in questo inferno, nessuno debba affrontare questo tipo di inferno ….
Carlo Parlanti
Scrivete con commenti e risorse a:
Daniel Larson F40838
310-1-9L
PO BOX 9
Avenal , CA 93204 USA
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Avenal , CA 93204 USA
1 commento:
Salve!
Qualcuno potrebbe aiutarmi a trdurre delle lettere in inglese. Sapete mi scrivo con una delle persone che stanno ada Avenal ma ho problemi nel tradurle. Qualcuno potrebbe aiutarmi???
Grazie
Simona
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