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lunedì 28 gennaio 2008

Sul diventare cinquantenne


Come volano gli anni. Sembra quasi che un attimo stai facendo la maturità, l'attimo dopo sei sposato e con i figli. L'entusiasmo del trovare un buon posto di lavoro con una buona ditta diventa una macina quotidiana, e dopo vent'anni di lavoro, famiglia, divertimenti, alti, bassi compi cinquant'anni. Per molti cinquant'anni significa l'ultima grande avventura, per altri l'inizio di quell'ultima discesa sdrucciolosa, per altri ancora una pietra miliare resa irrilevante dai malaugurati tempi in arrivo; quest'ultima mi descrive molto bene.
Compiere i cinquanta è stato quasi noioso per me. Si, i tipi dell'ufficio mi hanno sorpreso decorando/rovinando il mio cubicolo. Poi c'erano paste golose e biglietti per ricordarmi del mio impedente bisogno di Viagra. Tutta bella roba, ma incupita dalla consapevolezza che la mia vita così come la conoscevo sarebbe presto finita.
In due mesi sarei stato in custodia del Dipartimento di Correzione della California (CDC).
Provate a pensare all'ultima volta che avete guidato vicino ad una prigione. Vedete il filo spinato, le torri di guardia, i prigionieri in blu o rosso. Vi viene quel tipo di disturbo che si prova guidando vicino ad un incidente stradale. Quel che ti passa per la testa è, "speriamo in dio di non finirci mai". Beh, io ci stavo finendo; "oh, what a feeling".
Come fa un cinquantenne, una volta un cittadino obbediente alle leggi, a chiudere con la sua vita?E' un disperato, accanito, ma futile tentativo di evitare che la sua vita finisca in pezzi. Famiglia, amici, lavoro, tutto è perduto, eccetto per un paio di ostinati.
E' come strappare una pianta del terreno. Le radici che lo legano alla famiglia ed alla comunità tagliate, rotte, e strappate finchè non è rimosso dalla società. L'esperienza è stata estremamente traumatica per me e per quelli lasciati indietro diventano un peso costante sul mio cuore.
In CDC avrei cominciato un processo di transizione da solido cittadino e contribuente di tasse a soggetto di terza classe e consumatore di tasse.
Comincia tutto con l'essere sminuito e spogliato della dignità.
Avendo sempre rispettato le autorità, ed essendo stato ricambiato, sono rimasto scioccato dal trattamento calloso ed a volte sadistico dagli ufficiali di correzione. Mi è stato detto senza mezzi termini che adesso ero "proprietà del CDC". Ho presto scoperto che come proprietà veniva danneggiata.
CDC è enorme. Loro hanno un sacco di proprietà come me pigiati il più possibile dentro celle enormi. Ho compiuto cinquanta tre anni fà; ero un uomo di famiglia, giocavo a golf, avevo amici, ero un buon cittadino. Adesso sono la proprietà numero V4xxx6 di CDC.



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