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martedì 12 febbraio 2008

Crimini contro lo stato


Un uomo vissuto qualche hanno fa
in terre grandi e lontane
fù mandato in prigione da giovane
con catene ai suoi polsi.
Lo condannarono a vita quel giorno
per crimini contro lo stato.
Lui trovò la forza di ringraziare Dio.
Accettando il destino.
Il duro lavoro è adesso uno stile di vita
nella pioggia od il caldo o la neve.
Eppure ogni giorno lui chiese al Signore
di aiutare il suo spirito a crescere.
Il pane ed acqua che ricevevano
era duro e secco e freddo.
Ma l'aspettavano con entusiasmo
e poi grattavano via la muffa.
Così tanti uomini morivano ogni giorno.
Ma nessuno lo notava.
A parte quelli che scavavano le tombe.
Dieci uomini per ogni fossa.
A malati ed uomini affamati ed in pena,
lui rispose ad ogni domanda.
Quasi morì lui stesso perchè
dava sempre tutto il suo.
Ma non ha mai imparato la sua lezione.
Il suo crimine non si è mai fermato.
Il crimine per cui era stato imprigionato
era l'essere un prete.
Penso a questo e mi sento imbarazzato.
Mi fà amare Dio ancora di più.
Perchè lui ha pensato giusto mettermi qua.
Io ho molto di cui ringraziarlo.

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