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mercoledì 6 febbraio 2008

Parla con me


L'uomo triste siede vicino al telefono.
Senza i suoi figli si sente solo.
Loro sono cresciuti e sono occupati con le loro vite,
una casa, un figlio, una macchina, una moglie.
Lui lascia un messaggio, a volte due.
Vorrei davvero parlare con te.
Giorno dopo giorno, il telefono suona.
Poi quando lo fa, vogliono qualcosa.
Grazie per i soldi, ma non posso restare.
Perchè ho grossi piani oggi.
Allora in ginocchio, lui comincia a pregare.
Caro Dio, oggi ho bisogno del tuo aiuto.
Amo i miei ragazzi disperatamente.
Ma non hanno tempo per parlare con me.
Io gli ho dato tutto quello che ho potuto.
Gli ho dato amore. La loro vita è stata buona.
Ma adesso sono impegnati da soli.
Dimenticando tutto l'amore che gli ho mostrato.


"Tu mi preghi, incolpando i tuoi ragazzi.
Eppure sei altrettanto colpevole.
So benissimo come ti senti adesso.
E' come mi sento io quando tu non mi preghi.
Ho riempito le loro vite così che tu fossi libero.
E tu avessi tempo per parlare con me."

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